Il Comune di Nardò è uno degli enti pubblici partner del progetto SWAN (Sustainable Water Aerodrome Network), il primo tra i partner coinvolti ad aver portato a termine la realizzazione della infrastruttura ‘idro-superficie’: in data 22 luglio 2022, con una cerimonia di taglio del nastro, il Sindaco della cittadina Pippi Mellone ha inaugurato il terminal di Santa Maria al Bagno, dal quale potranno partire gli idrovolanti del servizio di trasporto a partire dal 2024, quando anche gli altri partner del network – in particolare Taranto e Isole Diapontine – saranno pronti con le proprie infrastrutture a erogare il servizio e a far ‘decollare’ (letteralmente) con i servizi agli utenti questo network di trasporto innovativo.
L’infrastruttura di Nardò arriva a 4 anni dalla nascita del progetto SWAN, che ha attraversato rallentamenti dovuti alla pandemia ma anche difficoltà burocratiche dovute alla complessità stessa del progetto che richiede un importante lavoro di armonizzazione delle normative e regolamentazione dei due Paesi partner (Italia e Grecia), nonché di varie autorità interessate dal tipo di attività, da quelle portuali all’aviazione. L’infrastruttura consiste nella disponibilità di uno specchio d’acqua adatto alle operazioni di volo di idrovolanti e di una struttura di approdo a terra, un mini-terminal con area di benvenuto e info-point per servizi di accoglienza passeggeri e informazione, uffici, primo soccorso, servizi igienici. Una struttura quest’ultima con un impatto molto piccolo sul contesto (sono stati impiegati manufatti amovibili, ecocompatibili e montati senza cemento).
L’Assessore al Turismo e al Marketing territoriale Giuseppe Alemanno ci racconta come e perché il Comune di Nardò ha aderito a questo progetto di cooperazione europea.
Assessore Alemanno, quando è nata la collaborazione del Comune di Nardò per il progetto SWAN?
Il progetto Swan è stato uno dei primi progetti europei (ma non l’unico) su cui l’amministrazione Mellone, in carica dal 2016, ha concentrato i suoi sforzi. Ci hanno lavorato alacremente gli assessori al Turismo e all’Ambiente che si sono succeduti, Giulia Puglia e Mino Natalizio, fino al sottoscritto, oltre che ovviamente gli uffici comunali di riferimento.
Il tema dei progetti europei e delle relative opportunità di finanziamento è uno dei punti di forza della nostra amministrazione. Grazie a queste opportunità siamo riusciti ad intervenire negli ambiti più disparati, dimostrando tempestività e ottima capacità progettuale, utilizzando quindi risorse che altrimenti non avremmo avuto.
Quali sono le motivazioni specifiche che vi hanno indirizzato a questo particolare progetto SWAN?
È un’idea affascinante e utile quella del trasporto su idrovolante, che ha una finalità turistica, ma anche di protezione civile, monitoraggio ambientale, soccorso, assistenza, miglioramento del trasporto marittimo. Del resto, accogliere i turisti all’idro-superficie, spiegare loro il Giardino della Memoria e il Museo a pochi passi, indirizzarli sul territorio, nel centro storico, nei contenitori culturali, al parco di Porto Selvaggio, è una opportunità imperdibile.
Oggi l’obiettivo è innanzitutto di rendere “familiare” il progetto a cittadini e turisti, poi a regime ampliarne l’utilizzo e quindi l’utilità quale leva economica.
Da anni spieghiamo Swan ai nostri concittadini, che sono stati informati di tutte le tappe del percorso, sin dalla fase progettuale. Naturalmente è un’idea nuova, inedita per il territorio, va necessariamente metabolizzata. Ma l’utilità concreta è evidente, su più fronti, i neretini sanno che si possono fidare.
La sostenibilità ambientale e sociale è un aspetto importante del progetto, come si inserisce nelle strategie di sviluppo del vostro territorio?
Il modello di trasporto con idrovolanti realizzato con Swan ha un basso impatto ambientale, infatti prevede velivoli ultraleggeri, una bassa frequenza di voli, limitazione del disturbo dell’ecosistema marino grazie a un ammaraggio a non meno di 700 metri dalla costa per raggiungere il terminal a bassa velocità, come un qualsiasi natante. Inoltre, valorizza una idro-superficie di fatto già esistente, richiedendo poche e limitate nuove infrastrutture come i pontili. È un esempio concreto di tutta una serie di scelte che abbiamo fatto per il nostro territorio, coniugando valorizzazione e tutela, fruizione e sostenibilità.
Il turismo è un settore molto sviluppato sulla costa e nel centro storico di Nardò, grazie soprattutto a note località come Santa Maria al Bagno, Santa Caterina, il Parco naturale regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano, Torre Inserraglio. L’amministrazione comunale ha sviluppato notevoli competenze nella gestione e nella valorizzazione del suo ricco e prezioso patrimonio culturale, paesaggistico e archeologico, infatti gestisce direttamente il Parco Naturale di “Porto Selvaggio e Palude del Capitano” e diversi musei (Museo della Preistoria, Museo dell’Acquario del Salento, Museo della Memoria e dell’Ospitalità, Museo del Mare) oltre al suo castello “Acquaviva d’Aragona”. Grazie al progetto SWAN queste competenze si estendono oggi al turismo e alla mobilità sostenibile, coniugando social innovation, cooperazione e sviluppo economico del territorio.
Τελευταία ενημέρωση 19 Settembre 2023